L'approccio tradizionale alla salute è quello in cui non è importante come e cosa sentite voi, ma sono importanti gli esiti degli esami.
Se poi non vi viene diagnosticata nessuna patologia, nonostante i vostri disturbi, vi si dirà o di avere pazienza, perché gli acciacchi con l'età prima o poi si fanno sentire, o vi sarà assegnata una terapia specifica per quel sintomo.
Siete di quelli che dietro pressioni di qualche amico o familiare vi siete sentiti costretti a prendere un appuntamento shiatsu per quel vostro mal di schiena e non avete argomenti per rifiutarvi?
Sapete come mai andate dal vostro medico subito dopo, mentre non ci siete mai andati prima anche se vi trascinavate con i dolori da mesi?
Perché in qualche modo avete paura che questa scelta forzata vi porti ad un cambiamento, ed avete ragione!
Sono le vostre resistenze al cambiamento che vi fanno fare marcia indietro.
Siete quasi certi o almeno sperate, che il medico disapprovi questa scelta.
E di solito disapprova!
Perché?
Un po' perché ignora totalmente un approccio alla salute diverso da quello che conosce: ricerche, esami, medicine; un po' perché si sente sminuito nella fiducia che il paziente ha di lui.
Siete sicuri che il medico vi dica: "No! Mi raccomando non si faccia toccare"per tutelare voi e la vostra salute?
Permettetemi di avere i miei dubbi.....
Esistono in verità oggi medici, che invece tendono ad avere più ampie visioni, e sono informati e favorevoli a queste tecniche, ma sono ancora la minoranza.
Nel nostro caso è certo, che le resistenze del medico più quelle del paziente, fanno un'accoppiata vincente per mettere in atto il sabotaggio al cambiamento.
Le tecniche olistiche che si occupano della persona nel suo insieme, quindi hanno un approccio completamente diverso da quello della medicina tradizionale.
Il terapista dal canto suo si farà carico di insegnarle a prendere coscienza di se stessa e dei propri bisogni.
Accompagnerà man mano la persona, che gli si affida, all'ascolto del suo corpo e le insegnerà tutto quello che lei stessa potrà fare, per mantenere viva l'energia dentro di sé in modo armonico.
Sarà poi la persona stessa a riconoscere se questa terapia può o no fare al caso suo.
E di solito se ne accorge subito!
Naturalmente è la persona a scegliere il terapista e questo è molto importante per il buon esito del trattamento, in quanto i presupposti per tale esito sono: una buona intesa fra i due in un clima disteso e di fiducia.
Alla persona che è nel dubbio se approcciarsi o no a queste tecniche suggerirei di informarsi prima, per non rischiare di avvicinarsi ad una terapia, in modo del tutto inadeguato, magari addirittura contro la sua volontà.
Nel qual caso la paura e le resistenze potrebbero sabotare la sua spinta a sperimentare un nuovo approccio alla salute, togliendosi la possibilità di apprezzare a pieno i benefici
di un trattamento olistico.
Margherita