
Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso cambiare, la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza di distinguere tra le due.
Comunemente si crede che preoccupazione sia sinonimo di responsabilità.Tommaso Moro
In realtà i sinonimi di preoccupazione, sono affanno, ansia, apprensione, assillo.
Eppure quanto più ascoltiamo tristi notizie, al telegiornale, o più siamo preoccupati per come sarà la vita tra cento anni sul nostro pianeta, più possiamo emettere giudizi sull'operato di questo o quell'altro, più ci sentiamo persone concrete e responsabili.
Se ci pensi bene non è esattamente il preoccuparsi, ma l'occuparsi di qualcosa che ti rende responsabile.
La tua preoccupazione non cambierà di un millimetro la situazione mondiale, né l'odio, né le ingiustizie, né gli sporchi affari, e tanto meno la falla del petrolio nel golfo del Messico, o il buco dell'ozono nella stratosfera
Sento già le molte proteste:- Ma l'uomo responsabile si preoccupa! -
Se il solo fatto di essere preoccupato ti solleva dai sensi di colpa e pensi con la preoccupazione
e il giudizio di risollevare le sorti del mondo allora " preoccupati pure!"
ma sappi che le frequenze in cui vibri con la preoccupazione andranno ad allargare il campo, proprio di coloro, che tanto osteggi.
I nostri pensieri sono la materia prima con cui creiamo la nostra realtà.
Con la preoccupazione, i pensieri ristagnano nella paura e contribuiscono a mantenere basse frequenze, che non solo non spronano all'azione, ma che si allargano a macchia d'olio e creano un campo di forze negative, che aiutiamo ad espandere con la la nostra preoccupazione.
Quello che veramente potrebbe fare la differenza, è cominciare ad attivare in modo sano le nostre emozioni e occuparci della nostra felicità privata.
Non parlo certo di farsi guidare dal capriccio del momento o indulgere a qualunque sfrenato appetito.
Parlo del desiderio che sostiene la nostra vita, l'amore che ci muove verso la manifestazione di noi stessi.
E tutto ciò non dipende dall'età anagrafica che abbiamo, quella è solo una delle tante scuse dietro la quale ci ripariamo per evitare di prendere in mano la responsabilità della nostra vita.
Agire in modo concreto, come occuparci davvero dei nostri desideri, dei sogni nel cassetto, della nostra salute, facendo il massimo di ciò che ci compete, al massimo delle nostre possibilità. Questo lo possiamo fare a qualunque età.
Potremo, solo così, trasformare tutta l'energia che adoperiamo nella preoccupazione, in azioni concrete rivolte alla nostra profonda realizzazione.
Questa e solo questa è la nostra responsabilità!
Uno, cento, mille, un milione, che prendessero atto di questa semplice verità, creerebbero un grande campo di forza, che potrebbe fare la differenza nel raggiungimento di reali cambiamenti nel mondo.
Adesso hai due possibilità o mantenere la tua posizione di preoccupazione, restando nel comune
senso di responsabilità in cui stai male, allontanandoti sempre più dal tuo equilibrio interiore, oppure ascoltarti e ritornare al tuo Sé, che chiede il cambiamento verso un rinnovato e pieno senso di responsabilità!
Dedicato alla tua rivitalizzazione.
Margherita
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