La scienza sostiene che le cellule del nostro corpo muoiono e cambiano in continuazione senza che noi ce ne accorgiamo, anzi pare addirittura, che ogni sette anni il processo di rinnovamento sia completato.
Un giorno osservando un grosso pino dalla finestra di casa mia, mi accorsi che una vasta zona aveva dei rami secchi, mentre tutto il resto era ancora verde.
Mi dissi che probabilmente l'albero era ammalato, e mi aspettavo di lì a poco di vederlo morire.
Oppure se fosse sopravvissuto ero sicura che quella zona, che adesso aveva i rami secchi sarebbe rimasta per sempre vuota, lasciando un segno tangibile nella sua chioma.
L'albero invece con mia grande sorpresa non solo sopravvisse, ma mi accorsi di lì a breve, che i rami secchi erano stati sostituiti da altri verdi e rigogliosi.
Non esisteva più alcun buco, che lasciasse intuire minimamente che in quella zona dell'albero ci fosse mai stato un problema.
Mi resi conto di come osservando la natura possiamo a volte verificare da vicino, che quanto appreso da nozioni teoriche sia reale.
Mi domandai come mai il nostro corpo, al contrario dell'albero, che rigenera se stesso come nulla fosse accaduto, non è in grado di fare altrettanto, lasciando invece segni tangibili sul nostro fisico.
Noi attribuiamo il nostro invecchiamento al trascorrere del tempo.
E allora questo rinnovamento delle cellule a che serve?
Gli studi seguiti negli anni successivi a tale osservazione mi hanno condotto a questa risposta.
E' vero che le nostre cellule si rinnovano continuamente, ma è l'ultima informazione che ricevono, che fa da matrice per la nuova cellula.
La carica emotiva, che si accumula nelle nostre cellule ad ogni esperienza di vita, in particolare quelle scioccanti, o vissute come tali, recano con se testimonianza di una realtà soggettiva, che incide profondamente sulla nostra psiche.
Il messaggio viene quindi trasferito alle nuove cellule, che il nostro corpo riproduce in modo identico al passato attraverso la memoria carica delle nuove informazioni, appesantite dal nuovo fardello.
Il nostro sistema ha forse perso la capacità di autorigenerarsi perché non gli diamo più né tempo né modo?
Il trucco per un cambiamento sensato quindi risiederebbe nell'accogliere l'esperienza di volta in volta, ma nel contempo ripulire il sistema carico di emozioni alterate, riportandolo alla sua primaria origine, malgrado l'esperienza.
Dedicarsi del tempo per espellere dal nostro corpo l'accumulo di tossine dovute allo stress e ai pensieri negativi dovrebbe essere la nostra cura quotidiana.
L'eccellente metodo della respirazione consapevole è sicuramente una delle tecniche più valide per una profonda pulizia a livello cellulare.
A questo proposito ti segnalo il mio mini corso di respirazione"Padroneggia il tuo respiro" semplice ed efficace, studiato con cura per aiutare a riportare il nostro sistema energetico al collegamento con la fonte originale e mantenersi giovani.
Dedicato alla tua rivitalizzazione.
Margherita