sabato 5 febbraio 2011

Dissolvere i conflitti (parte seconda)

Il vero eroe è colui che consegue la vittoria sull'odio e sulla rabbia.
Dalai Lama

La corrida
Opera di Alessandro Buschetti



Quanto più releghiamo in fondo e ignoriamo la nostra ombra, più si farà cruenta la lotta.
Come abbiamo potuto vedere precedentemente si tratta di far crescere il nostro potere.
Se avremo la necessità di capire potremo risvegliare in noi questo potere e potremo conquistarlo pienamente quando avremo trasformato i nostri conflitti, prima in riconoscimento, poi in accettazione.

Confrontiamo quindi questi stati d'animo continuando la nostra breve analisi della possibilità di trasformare le emozioni da distorte e spiacevoli a equilibrate e sane.

Orgoglio
E' sentirsi feriti da comportamenti o parole altrui, o anche l'incapacità di riconoscere i propri reali limiti.
Fa prendere posizione e impedisce di valutare le situazioni da altri punti di vista, è un sentimento che trascina verso l'auto-svalutazione di sé facendo cedere il proprio potere personale alle persone o alle situazioni, contro cui si instaura una lotta.
Può condurre fino all'auto-distruzione, ne sono un esempio il vittimismo, la testardaggine, o l'isolamento.

Umiltà
E' la capacità sia di sperimentarsi che di fermarsi allorquando cercando la possibilità di superare i propri reali limiti, si riesce ad ammetterli senza sofferenza.
Corrisponde ad assumersi le responsabilità della propria vita prendendo in mano le situazioni e sapendo fin dove possiamo arrivare, senza scartare l'ipotesi di poter migliorare.
Quando si è umili significa che si è imparato a saper vedere anche nelle cose poco piacevoli, che incontriamo sul nostro cammino, la lezione che la vita ci offre e a farne tesoro.

Paura
La paura è un'emozione che va riconosciuta con il dovuto discernimento, in una certa misura può essere utile e salvaguardarci. Si può assimilare alla prudenza e non peggiora la qualità della nostra vita.
Se è paralizzante occorre prendere atto che il nostro sistema è saltato e qualunque sia la causa che la scateni significa che c'è una distorsione nelle percezioni.
Di fronte alla paura più spesso o si scappa o si diventa aggressivi.
Ma qualunque sia il nostro comportamento o l'intensità di questa emozione la paura ci dice che ignoriamo una modalità equilibrata di affrontare la situazione.

Coraggio
Chi affronta una situazione che lo spaventa troppo, sia che si senta obbligato o che lo sia realmente, di solito vive una situazione traumatica. Quindi anche se ne esce vivo, potremo parlare di coraggio?
Il coraggio a mio avviso è la capacità di affrontare il rischio riconoscendo la sfida come elemento per permetterci di superare i nostri falsi limiti.
Un atto è considerato coraggioso dagli altri, perché si pensa che affrontarlo comporti un grande rischio mentre la persona che lo compie si ritrova ad agire in uno stato in cui la paura è assente o comunque oramai per lo più superata perché si sente in grado di dominare la situazione.
Occorre sapere come restare centrato ed imparare una modalità equilibrata di affrontare le proprie paure, solo allora possiamo parlare di vero coraggio.

Il coraggio così conquistato ci ridona tutto il nostro potere personale liberandoci dai conflitti.

La trasformazione di queste emozioni distorte ci induce ad un vero cambiamento e ad un rinnovato equilibrio.


Dedicato alla tua rivitalizzazione

Margherita

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