mercoledì 4 aprile 2012

Reazione automatica o azione consapevole?


Lotta di Samurai. Autore A. Bruschetti 1951 copyright


 Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato"
   Albert Einstein 


Possiamo dire che la vita scorre in un certo modo intorno a noi, e noi reagiamo alla vita in un modo o in un altro a secondo dei pensieri che si generano nella nostra mente e delle decisioni che prendiamo di conseguenza in quel momento.
La coscienza fa da interfaccia tra il nostro corpo e la parte profonda e immutabile di noi, il Sé superiore.

L'energia che scorre nel nostro corpo segue i moti della nostra coscienza.
Lo scorrimento di questo flusso energetico può essere bloccato da tutti quei pensieri o decisioni che non siano allineati al nostro Sé.

Se ne deduce che la coscienza risuona con le informazioni che sono state introdotte nel corso della vita e a secondo delle esperienze di cui abbiamo fatto bagaglio, ma quando ci rendiamo conto che più che agire,  "reagiamo" e che queste reazioni provocano sofferenza, allora possiamo capire che è arrivato il momento di un cambiamento sostanziale nella nostra vita.
E a questo scopo dovremo compiere un' azione consapevole.

Quando il flusso energetico è bloccato si creano delle tensioni in zone particolari del corpo,
quando questa tensione raggiunge il livello di guardia, in quelle zone si creano dei sintomi a livello fisico.

E più ci immergiamo nel problema che ci appare, più dobbiamo fare i conti con i sintomi fisici correlati alla nostra "reazione" in questo senso il nostro corpo è quello che ci indica la strada per la liberazione della coscienza.
 
Questo significa che potremmo utilizzare sempre sintomi o malattie come messaggi che ci invia la nostra coscienza sul suo bisogno di essere liberata da qualche bagaglio superfluo.
Se saremo attenti a cogliere questi indizi che il corpo ci fornisce,  potremo uscire dalle reazioni automatiche, alzare le frequenze e  vedere il problema da una prospettiva diversa, il che spesso significa averlo già risolto.

Solitamente ci si dibatte su problemi annosi creando lotte, prima dentro e poi fuori di noi.
Quando succede questo, il fuori cioè il mondo esterno, rispecchierà quello che è il nostro mondo interiore.

Per questo Einstein diceva che non possiamo risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato.

Intervenendo consapevolmente sul ripristino dello scorrimento della nostra energia, invece che focalizzare la nostra attenzione sul problema da risolvere potremo riportare equilibrio nei chakra e nei meridiani interessati e liberare la coscienza dalla trappola delle "reazioni condizionate"
I chakra che sono i centri energetici della tradizione yogica possono essere usati come chiavi per la lettura della coscienza.
Ogni volta che ci accade qualcosa per cui a nostra insaputa blocchiamo il flusso energetico che ci provoca dei sintomi dolorosi potremmo domandarci su quale chakra sta intervenendo questo sintomo.

Intraprendere questa via non è affatto facile, occorrono fiducia e amore,  ma il programma che ho preparato per il riequilibrio dei 7 Chakra può darti veramente un grosso aiuto per liberarti dalle reazioni inconsce. 

Esso ti porta a vibrare su frequenze più alte, il che significa aver preso su di sé la responsabilità delle proprie azioni. Questa è la parte più importante del programma, perché è fattore essenziale volerlo davvero.

So che sentir parlare di responsabilità fa subito pensare ad  un peso maggiore che ci si accolla, di conseguenza è una parola che a volte fa paura, ma solo perché viene mal interpretata.
La responsabilità se vista dalla giusta prospettiva può suscitare in voi una tale gioia e senso di libertà che non vedrete l'ora di prendervela.

Compiere azioni consapevoli volte al ri-equilibrio del nostro stato psico-fisico, ci restituisce il nostro potere personale dandoci la prova tangibile di poter uscire da qualsiasi impiccio senza aver dovuto né reagire né agire, rispetto al problema stesso.

E risolto un problema oggi e un altro domani.....noi cambiamo, perché cambiano le frequenze su cui vibriamo,   cambiando così anche i nostri pensieri.
Se prima l'automatismo era 
(Problema = dolore e squilibrio. Squilibrio = decisioni affrettate e contrarie al benessere)  l'automatismo si sposterà su: (Problema = necessità di ri-equilibrio. Equilibrio =  calma, risoluzione del problema e pace interiore). 

Succede  che un bel giorno ci si rende conto improvvisamente, che il mondo dentro e attorno a noi è cambiato secondo i nostri desideri, così come per magia.
Di nuovo la realtà esterna ti rimanda  l'immagine della tua  realtà interna, come uno specchio, ma questa volta ripartendo dal piano dell'armonia e della pace.

Dedicato alla tua rivitalizzazione

Margherita

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