La crisi che accompagna questi anni tormentati della fine di un'epoca in cui il maschio destabilizzato dal proprio ruolo all'interno della famiglia cerca di ritrovare una sua centralità, serve da stimolo per far germogliare il seme della trasformazione e dell'evoluzione. Infatti il significato della parola "Krisis" è separazione, necessità di scelta, ma ancora più profondamente ha significato di opportunità, che già i maschi delle nuove generazioni cominciano a cogliere.
Fino a quaranta o cinquanta anni fa affrontare la maternità era una faccenda privata della madre.
Il padre non era coinvolto più di tanto, anzi era già un successo quando, dopo la nascita del piccolo si rendeva utile qualche rara volta, senza lamentele o sbuffi.
Da allora molte cose sono cambiate, l'arrivo di un bambino oggi è una vicenda vissuta con intensità anche da parte del padre e impegna tutti i due i genitori in modo più consapevole fin dai primi mesi di gravidanza.
Nella nostra società oggi i bambini nascono per lo più se veramente desiderati da ambedue i genitori.
Questa è una meravigliosa conquista, perché le giovani coppie cominciano a capire che ai figli non si passa solo i cromosomi, ma anche le frequenze d'amore con cui avviene il concepimento, e ancor di più l'amore si trasmette con la partecipazione con cui si condivide l'attesa prima, e la responsabilità poi.
Il padre che sa accogliere questo cambiamento potrà godere insieme alla madre e al suo bambino i frutti di questa scelta.
Il padre che sa accogliere questo cambiamento potrà godere insieme alla madre e al suo bambino i frutti di questa scelta.
Il nuovo padre oggi, sta scoprendo un'altra dimensione del sé, contattando la sua parte femminile, quella legata ai sentimenti.
Il desiderio di paternità non è più soltanto legato al desiderio di garantirsi una discendenza, ma sta emergendo quella parte di tenerezza che l'uomo ha finora tenuto nell'ombra e mentre la scopre, se pur con qualche pudore, impara a manifestarla.
Con questa premessa il futuro dei nuovi bambini, si prospetta sempre più slegata dalla figura del "padre padrone" in cui la madre asservita al volere del padre si limitava a fare da portavoce degli umori di lui.
Ma l'uomo oramai si è spogliato da questo ruolo che non gli calza più, e scopre desideri di paternità che esplorano sentimenti genuini di accogliere, abbracciare, vezzeggiare e amare una nuova creatura, consapevole di essere in larga misura artefice e protagonista di tale prodigio.
Ma l'uomo oramai si è spogliato da questo ruolo che non gli calza più, e scopre desideri di paternità che esplorano sentimenti genuini di accogliere, abbracciare, vezzeggiare e amare una nuova creatura, consapevole di essere in larga misura artefice e protagonista di tale prodigio.
La gravidanza è un periodo di grande trasformazione per la coppia. Ognuno nel nuovo ruolo di genitore amplia la propria identità, che metterà in luce caratteristiche e potenzialità tutte da sperimentare.
Questo può anche generare dubbi e paure sulla propria idoneità al grande compito che li aspetta, ma ciò non li fa indietreggiare di fronte al desiderio di diventare genitori.
Ben inteso di fatto la madre portando in grembo il bambino ha un coinvolgimento più totale, perché si vede trasformare anche nel corpo.
E l'uomo da parte sua oggi con un'apertura tutta nuova partecipa di fatto a questa trasformazione, restando vicino alla donna e al bimbo che sta per nascere e seguendone lo sviluppo grazie anche alla tecnologia che permette di conoscere anticipatamente persino il sesso del nascituro.
E soprattutto, grazie ad una ampliata sensibilità l'uomo scopre, che neppure la donna ha mai amato separare il piacere del sesso dalla maternità, cosa che in passato per una distorta visione della sessualità e di ruoli stereotipati era causa di allontanamento da parte dell'uomo e di frustrazione da parte della donna. Finalmente ora quest'apertura permette alla coppia di sentirsi più unita vivendo con amore e complicità questa rinnovata esperienza.
Diceva Gandi "l'avvenire dell'umanità è nelle mani della donna" E' vero dalla donna nasce l'uomo nuovo, al quale ella può trasmettere il meglio di cui è capace. Per nove mesi la madre e il bambino vivranno in simbiosi e mentre la madre ascolta il suo bambino che cresce, forte della sua scelta consapevole, impara a riconoscere i segnali che il corpo le invia e ad adattare il suo stile di vita alle nuove esigenze. I suoi pensieri le sue azioni saranno tutte orientate a far si che nasca una creatura sana di corpo e di mente.
A questo l'uomo può contribuire grandemente con la sua presenza, mettendo fine completamente ai pudori, che nelle generazioni precedenti creavano distacco e rassicurando la compagna con tenerezza.
L'era che stiamo vivendo ci fa scoprire che nessuno né l'uomo né la donna sono tenuti a rinunciare alla propria identità, ma entrambi sono chiamati ad ampliarla, liberandosi dai vecchi condizionamenti, finalmente senza porsi più né al di sopra né al di sotto l'uno dell'altro, ma affiancandosi, per vivere insieme questa grande avventura con amore e con gioia, come fanno già molte giovani coppie cominciando ad assumersi più consapevolmente il compito di diventare genitori oggi.
Sarà questa una vera e propria benedizione per la nuova umanità.
Dedicato alla tua rivitalizzazione