lunedì 28 gennaio 2013
I sette specchi Esseni (parte seconda)
La vita ce lo insegna ogni giorno: esistono sempre, dentro e fuori di noi due principi, che alcune culture come la nostra identificano con bene e male.
Ma visti dal punto di vista dei principi del Tao e della medicina cinese essi vengono chiamati Yin e Yang e rappresentano i due opposti, complementari tra loro, che andrebbero ben integrati e equilibrati per farli convivere pacificamente, affinché si diano supporto reciproco, anziché combattersi.
Con questa premessa continuiamo ad analizzare e commentare il mistero dei sette specchi Esseni, che sono stati oggetto di studio da parte del geologo e ricercatore spirituale Gregg Braden che li ha portati alla conoscenza del pubblico, attraverso una conferenza intitolata "Camminare tra i mondi".
Egli sostiene che noi che viviamo in quest'epoca abbiamo ancora un piede nella vecchia concezione del mondo e un'altro nella nuova realtà.
Perché specchi? La metafora calza benissimo, perché lo specchio ci permette di vederci come non potremmo mai altrimenti.
Dunque continuiamo il percorso:
4) Il quarto specchio Esseno riflette e ti fa riflettere sulle dipendenze. Gli eventi e le scelte che fai nel corso della vita ti portano a dipendere da qualche cosa al punto che non sei più in grado di farne a meno. Possono si essere dipendenze da droga, tabacco, alcool, ma anche altri sono gli aspetti compulsivi che ti fanno addirittura riorganizzare la tua vita per poterli accogliere, qualcosa di più sottile come il controllo in famiglia o in azienda, la dipendenza dal sesso, o il possedere o generare denaro, tutte cose che quando diventano ossessive prendono il sopravvento su di te.
E per tener fede a questi, che a volte chiami anche valori, abbandoni a poco a poco la vita che più ami, ma quando sollevi il velo del quarto specchio prendi coscienza che stai tradendo te stesso.
5) Il quinto specchio ci permette di vedere il perché abbiamo vissuto la nostra vita in un certo modo.
Riflette la possibilità, che quello che hai assorbito dalle azioni dei genitori nei tuoi confronti rispecchi quello che senti nei confronti della Madre e Padre celesti, cioè dei tuoi creatori in qualsiasi maniera tu li concepisca.
Quindi ciò che senti provenire dai tuoi genitori è il riflesso di ciò che senti nei confronti di te stesso e del divino.
Se ad esempio ti senti giudicato o rifiutato per non aver fatto abbastanza, ( anche se ti sei adoperato al massimo) o credi di non avere realizzato ciò che ci si aspettava da te, questo specchio rivela quello che pensi di te stesso, cioè hai la percezione di non meritare l'approvazione, prima di te stesso, poi dei genitori e poi su, su fino al Creatore.
Sollevare il velo di questo specchio ti fa uscire da questa credenza e favorisce una comunicazione pacifica.
6) Il sesto specchio ha un nome piuttosto spaventoso " l'oscura notte dell'anima".
Di per sé questo specchio non è portatore di sventure, anzi ci ricorda che la vita e la natura tendono sempre all'equilibrio e che ci vuole un essere magistrale per bilanciare quell'equilibrio.
Questo è lo specchio della comprensione ad un livello superiore, dove emergono tutti i condizionamenti vissuti per millenni e la presa di coscienza ci illumina su tutto ciò che nella nostra vita, su di noi e su nostri rapporti non ha trovato fino ad ora un autentica chiave di lettura. E' lo specchio della verità rivelata attraverso l'intuizione del terzo occhio, esclude la mente, l'emozione il sentimento. Ti fa vivere le esperienze da un punto di vista del tutto nuovo mettendoti completamente a nudo.
Non si arriva a vivere la rivelazione di questo specchio se non si è pronti per farlo. Ogni volta che la vita ti mette di fronte un problema ti dà anche la possibilità di risolverlo.
E' un'esperienza dalla quale esci grandemente rafforzato nell'animo, anche se per certi aspetti dovrai ricominciare da capo, ma la tua percezione di te ora è più grande. E' la conquista della fiducia vera nella vita e in te stesso, e mentre ritorni tutto intero a questa realtà esprimi i livelli più alti di maestria.
7)Il settimo specchio Esseno dei rapporti umani è il più sottile e per certi versi anche il più difficile. E' quello che ti da la possibilità di ammettere che ogni esperienza di vita è perfetta così com'è. Ammesso e non concesso che le aspettative degli altri sui risultati della tua vita siano quello che a te occorre per la tua realizzazione, con questo specchio sei invitato a vivere i tuoi successi o i tuoi fallimenti senza paragonarli a niente.
Facendo uso di un metro esterno per essere soddisfatto o meno di te stesso sei stato fin ad ora condizionato dal parere di qualcun altro.
Il settimo specchio ti invita ad ammettere che qualunque aspetto della tua vita sia perfetto, per ciò che ti occorre, in qualsiasi momento e qualsiasi ambito della tua vita stia prendendo in considerazione. L'invito di questo specchio è quello di non paragonarci a niente e nessuno ed essere noi stessi il nostro riferimento per i risultati che raggiungiamo.
Ed eccoci giunti alla fine di questo viaggio attraverso gli specchi Esseni.
Occorre fare un po' più luce sulle credenze, che tengono la nostra mente e il nostro cuore lontano dalla gioia che ci attende da tempo immemorabile.
Il risveglio di quelle parti ancora dormienti in noi è a portata di tutti per accedere alla realtà del mondo nuovo, in cui troveremo pace e nutrimento, se sapremo fare la scelta dell'amore invece di quella della paura.
Sono i rapporti con gli altri che ci danno la misura di ciò che impariamo ogni giorno e della nostra avvenuta guarigione. E per dirla con Gregg Braden. .... noi diventiamo il beneficio di questa guarigione e la portiamo in noi nel sogno ad occhi aperti della vita camminando fra i due mondi del cielo e della terra.
Dedicato alla tua rivitalizzazione
Margherita
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samve non funziona il link della prima parte
RispondiEliminaSalve, innanzitutto grazie per questi riferimenti. Sono una persona che nel passato ha odiato tanto, oggi mi specchio nel volto innocente dei bambini alla ricerca del mio. Il mio percorso verso la pienezza dell'amore è difficile, è ostacolato dalla mancanza di fiducia negli adulti, fonte di stress e paure nel passato. Oggi sono una donna che ama, ma talvolta la rabbia predomina e tira fuori la vecchia Lidia, che ce l'aveva col mondo intero. Osho in questi casi consiglia di mettersi di fronte ad uno specchio in solitudine e osservare le nostre espressioni di rabbia e le smorfie che deformano il nostro volto, fanno parte di noi. Adesso che scrivo mi rendo conto che questo è anche un invito ad accettare queste parti di noi, solo in questo modo possiamo trasformare i veleni in amore e in gioia... Sempre mentre scrivo mi rendo conto che il modello di perfezione che vorrei raggiungere è solo frutto dei condizionamenti della società, è solo quindi prodotto della mente.
RispondiEliminaGrazie per questi spunti che mi inviate.
A presto
Bell'intervento, grazie Lidia per le true riflessioni che sono rivelatrici di un bel lavoro che hai già fatto su te!
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