giovedì 14 marzo 2013

Come realizzare desideri e preghiere: istruzioni per l'uso.





Una sola cosa ti collega con l’esistenza ed e’ la gratitudine. ....E proprio questo e’ lo stato di un uomo religioso. ....Religiosità e’ la gratitudine che provi per l’esistenza. Allora cominceranno ad accaderti dei miracoli. E ti si apriranno le porte dei misteri.
 Osho – The Invitation




Il sole sorge all'alba e tramonta la sera
Dopo l'estate viene l'autunno, segue l'inverno e poi arriva la primavera.
La pioggia nutre la terra e la terra ci dà i suoi frutti.

Vi chiedete perché mai dico queste banalità?
Queste sono leggi della natura che conosciamo così bene, tanto puerili che se qualcuno ce le fa notare sembra quasi un'offesa alla nostra intelligenza.

In realtà noi abbiamo la certezza ogni giorno che quello che sappiamo così bene si ripeterà anche domani.
E come potremmo chiamare questa certezza se non fede o meglio ancora "sapere".
Sapere è diverso dalla speranza è diverso dal crederlo possibile, lo sappiamo che questo succede davvero, ne abbiamo esperienza!
Solo quando preghiamo con questo tipo di certezza sboccia in noi la gioia e la gratitudine per ciò che stiamo ricevendo. 
E' vedere già i nostri sogni realizzati, il vero senso della fede nella preghiera.

Proprio tutte quelle che potrebbero essere giudicate fantasticherie, anticamente si chiamavano preghiera, e chi la praticava in questo modo possedeva le chiavi di questo segreto.
Come le abbiamo dimenticate e come ritrovarle ce lo illustra lo studioso e geologo informatico nonché ricercatore spirituale Gregg Braden nei suoi libri "la scienza perduta della preghiera" e "l'effetto Isaia".
Tenterò di spiegare semplicemente con piccoli esempi ciò che Braden ci insegna  in questi sui testi frutto di annose ricerche.

Il risultato della preghiera, come quello dei desideri che esprimi sarà differente se poni l'attenzione sul cosa vuoi o sul cosa non vuoi. 
Questa semplice distinzione può fare la differenza per ottenere o meno ciò che desideri.

Dici di desiderare più abbondanza, un adeguato lavoro, piuttosto che un compagno/a, una nuova automobile, la salute ecc... e i tuoi pensieri dove vanno?
Per lo più sono orientati alle carenze che si stanno manifestando nella tua vita, alla carenza di finanze, a quanto sarà difficile trovare un lavoro, a quanto soffriamo di solitudine, a come ci è impossibile acquistare una nuova auto o a combattere o resistere a sintomi dolorosi, senza occuparci di come stiamo attraendo tutto ciò, mentre magari ci compiangiamo e guardiamo con invidia chi sta meglio di noi.

Questo modo di pensare ci porta verso l'emozione della paura, della rabbia e dell'impotenza e il risultato di queste emozioni saranno sentimenti di sconforto e di sfiducia, fino a diventare sintomi fisici.
 Perfino l'ansia e la difficoltà a respirare sono frutto di questi pensieri.
Tutti questi atteggiamenti mentali ed emozionali ti faranno dire mentre preghi " si ci vorrei sperare, ma lo vedo praticamente impossibile".

Perché il presente ristagna nella situazione di sconforto e sfiducia senza vedere la possibilità di realizzazione della nostra preghiera? La riposta è già nella domanda stessa!
Lo  sconforto e la sfiducia sono le motivazioni che attraggono la negatività.
La nostra mente lavora in automatico, quando formuliamo mentalmente le preghiere che contengono i desideri che ci farebbero felici.
E cosa otteniamo? Esattamente ciò che ci fa paura e che sentiamo di non volere. Scarsità, solitudine, depressione, dolore.
E' un meccanismo inconscio che abbiamo l'abitudine di adottare senza neppure esserne consapevoli.

Ci sono leggi tanto semplici, che potremmo utilizzare a nostro favore, se solo ci ponessimo attenzione.
Ci sogneremmo forse di accendere i caloriferi d'estate o di tenere le finestre spalancate d'inverno?
Se desideriamo che il nostro giardino sia verde e rigoglioso ci potremmo meravigliare se lo trovassimo secco e ingiallito se non lo abbiamo mai annaffiato?
Tutto il mistero sta proprio qui: il modo più o meno congruente in cui esprimiamo un desiderio o formuliamo una preghiera.

E' tanto semplice che non ci badiamo, noi chiediamo qualcosa con la mente, ma tutto il resto di noi, le nostre emozioni e i nostri sentimenti, e persino le nostre azioni stanno andando nella direzione opposta.
Questo è il meccanismo che scatta dentro di noi quando le nostre preghiere o i nostri desideri sembra che non si realizzino.

Entreresti forse in una concessionaria per l'acquisto di una nuova auto, rivolgendoti al venditore così: "Povero me come sono disgraziato/a non ho un soldo, mi piacerebbe avere quell'auto, ma so di non potermela permettere, sarebbe così gentile da regalarmela?"
Quanto meno il concessionario sarebbe alquanto sconcertato dalla tua richiesta e non ti prenderebbe certo sul serio.
Potresti prendertela con lui perché non ottieni l'auto?
Questo è più o meno quanto facciamo quando formuliamo desideri o preghiere che non si realizzano.

Credo piuttosto che andando dal concessionario lo saluteresti con grazia, magari anche elogiando la  marca delle auto che vende, poi gli chiederesti che cosa vuoi spiegando come mai vuoi proprio quell'auto e il perché ne sei davvero entusiasta.
Sapendo che ti apprestavi a fare un acquisto costoso ti sarai fatto sicuramente i tuoi conti tra debiti e crediti in sospeso.
Una volta presa la decisione faresti la tua ordinazione, lo ringrazieresti  cortesemente, con la certezza che l'auto arrivi al più presto perché l'hai pagata o hai fatto un contratto di pagamento.
Te ne andresti felice e soddisfatto ringraziando anticipatamente per la gioia che hai ricevuto.
Tutta l'operazione ha avuto una sequenza logica e congruente.
Ti è servita la speranza ? Ti è bastato avere  fede? o piuttosto ti è servito sapere come fare e soprattutto avere i requisiti necessari per l'acquisto? 

Così  è anche quando preghiamo!
La formula è semplice:
sentire sufficiente amore per  la cosa che chiedi, sentire la certezza di meritartela, sentire la gratitudine per ciò che hai appena ottenuto.
  
Questo è  quanto occorre quando vogliamo che i desideri o le preghiere  si realizzino.
Ti do atto che può sembrare  difficile ottenere questi requisiti,  forse ti occorrerà lavorare un po' su te stesso per ottenerli, ma presto potrai verificare da solo quale grande alchimia scatena l'unione di amore, fiducia e gratitudine. 
E' qui che con vera maestria potrai vedere entrare in gioco il cambiamento tanto auspicato
E  questo può accadere  con la ricerca della piena integrità che potrai ottenere   accordando i sentimenti e le  emozioni  alla tua mente.
La legge di attrazione risponde in conseguenza a quello che sono i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre azioni. Se c'è congruenza tra questi tre aspetti di noi,  preghiere e desideri saranno esauditi.
L'universo ci chiede in cambio solo gratitudine.

Alleniamoci quindi a dire grazie anche per tutto ciò che già abbiamo, al posto di dare tutto per scontato! Se poniamo attenzione troveremo molte cose meravigliose per cui essere grati e quando vedremo avverarsi i nostri desideri vorrà dire che avremo ritrovato  a pieno l'antico segreto della preghiera che include il vero amore, la saggezza, e  la pace interiore.

Dedicato alla tua rivitalizzazione


mercoledì 6 marzo 2013

La forza del pensiero




"Colui che guarda all'esterno dorme, colui che guarda all'interno si risveglia"                                                 


                                                         Carl Jung



Vi siete mai chiesti come mai è tanto difficile ottenere qualcosa con la sola forza della volontà?
La nostra vera forza è nascosta nell'ombra.

Avete presente un iceberg?
La parte emergente pare enorme, eppure la parte sommersa è molte volte più grande.
Ebbene questo è il paragone che si potrebbe fare tra la parte della nostra volontà, parte cosciente e la parte sommersa, quella che molti definiscono l'ombra o inconscio.

Quando si è instaurato un sistema di condotta nelle nostre abitudini e con la volontà vogliamo contrastarlo, noi non ce ne rendiamo conto, ma è come se comandassimo alla parte emersa dell'iceberg di andare in una direzione, mentre l'altra parte quella nascosta viene sospinta nella direzione opposta da tutte le forze dell'inconscio.

Per questo motivo quando decidiamo di ottenere qualcosa con la sola forza di volontà, faremo grande fatica.
Per questo motivo si vive in perenne conflitto tra il volere qualcosa e lo sforzo immane per ottenerlo.
Se la resistenza è più grande della volontà si fallisce.
Qualcuno potrebbe pensare, che fare qualche cosa per rafforzare la volontà potrebbe essere una buona strada.

Anche se rafforzare la volontà aiuta ad essere più disciplinati, i nostri desideri spesso non possono essere esauditi, perché il nostro subconscio rema contro la nostra decisione.
Quindi rafforzare la volontà non farà che inasprire la lotta mettendo in gioco maggiormente le forze sommerse.

Chi guida queste forze che quasi sempre hanno la meglio sulla nostra volontà?
Queste forze sono, guidate dalle esperienze del passato, che ci hanno visto fallire, dalle convinzioni createsi in seguito ad emozioni distorte, dalle credenze nostre e di chi ci ha educato, che hanno convinto l'inconscio che siamo impotenti o non meritevoli.

Insomma il famoso inconscio collettivo fa da guida a queste nostre forze.
A causa di tutte queste convinzioni distorte il nostro inconscio ha forgiato il suo carattere, di cui oggi è costituito.
Esso non ha mai buttato nulla, non poteva farlo!

Quando qualcuno, in genere delle autorità, dicevano una qualsiasi cosa, il subconscio la immagazzinava senza poter discernere.
Era una forza senza direzione alla quale qualcuno dava una direzione.

Poi sono cominciate ad arrivare le indicazioni contraddittorie e allora la cosa si è fatta sempre più difficile, l'inconscio stesso non sa neppure più quale direzione prendere, a chi dare ascolto.
E allora si chiude nella sola emozione che gli rimane, la paura che lo immobilizza e sabota i nostri migliori propositi per impedirci di realizzarli impedendoci anche qualsiasi cambiamento. 

Ecco spiegata la forza delle resistenze, che si manifestano per farci desistere dalle nostre migliori ispirazioni e desideri.

E se potessimo darla noi stessi una direzione a questa forza?

Si può, è un sogno che per qualcuno si sta già realizzando.
Per riuscire a buttar via tutto ciò che ci danneggia e ci scoraggia, le vecchie obsolete esperienze, le frustrazioni, che fanno parte di un passato ormai morto,occorrerà fare fatica, ma questa verrà ben presto ricompensata perché potremo illuminare quella forza senza direzione.

In questa nuova era c'è già chi ha aperto la via, e il supporto di tecniche al corpo come la respirazione consapevole, e altre rivolte a ridarci un nuovo equilibrio, ci aiutano in questa nostra grande impresa.
Ecco perché oggi abbiamo la possibilità di indirizzare la forza verso molti nuovi valori, che possiamo sostituire ai vecchi.
L’amore e il perdono verso noi stessi e verso gli altri, la fiducia, l’integrità, l’autostima, il coraggio, la pace.

Completato questo lavoro potremo vedere senza sforzo l’esaudirsi e la realizzazione dei nostri più grandi desideri.
Tutto l'iceberg verrà sospinto istantaneamente nella situazione voluta, perché non ci sarà più alcun contrasto tra quello che desidera il cuore, la mente e anche l'inconscio.
La forza, libera dalla paura e dalle resistenze potrà manifestarsi in tutto lo splendore dei suoi preziosi valori.

Questa è la nuova direzione, in cui avremo a disposizione tutta l'energia che stava nell'ombra, e saremo in grado di attingere alla nostra creatività, che unita alla volontà di agire dà origine alla "forza del pensiero"

Dedicato alla tua rivitalizzazione.

Margherita