lunedì 9 settembre 2013

Ricchezza o povertà, qual è il vero valore?

                                                                                      
La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente. 
Mohandas Mahatma Gandhi                                                                              


Quando dici: Vorrei andare a vivere in un isola deserta. Oppure: "vorrei avere tanti soldi così smetto di lavorare." Sei sicuro che questi siano i desideri che vuoi realizzare? A volte ci esprimiamo impropriamente senza neppure accorgerci di dire cose del tutto assurde.

Ah! una volta ne ho sentita una bellissima: "se vinco la lotteria mi metto a coltivare le patate."
E' chiaro come il sole, che chi esprime questo tipo di desideri in realtà vuole esprimere qualcos'altro, ma che evidentemente non riesce ancora a decodificare.
Vuoi un trucco per farlo? Chiediti: "Che scopo ha questo desiderio?"
            
Magari ti senti oberato e pressato da un lavoro che ti costringe a fare cose che non ti piacciono, e vorresti staccare la spina da tutti quei problemi, cosi la tua mente ti propone una soluzione veramente irrazionale. Pensi che se vivessi su un'isola deserta avresti meno problemi di oggi? Sicuramente diversi,  ma probabilmente molto più grossi!

Oppure prova ad immaginare per un giorno, un mese, un anno, la tua vita con un mucchio di soldi.
Hai già pensato a come investirli? e se "NO" pensaci ora, come vedi la tua vita con tanti soldi?
Il pensiero di come conservarli, investirli, proteggerli, ti crea problemi, ansia..... e non ti vengono in mente subito delle cose importanti da farci? E' probabile che tu non abbia scoperto ancora quale è la tua missione.

Chi ha dei progetti  dettati dal cuore di solito ha anche la possibilità di realizzarli o trova velocemente i mezzi per farlo, perché attiva energie del tutto diverse  da quelle che richiama chi si sente vittima, si lamenta o spera di vincere la lotteria.
Ecco perché desiderare di avere tanti soldi  è un falso desiderio, e difficilmente sarà realizzabile, perché è privo di scopo.

Quindi abbiamo veramente bisogno di dargli un'occhiata più da vicino per accorgerci di quanto siano fasulli certi desideri.
Così il primo desiderio andrebbe letto: "Sono stufo di fare quello che faccio.... è che non so da che parte guardare per capire cosa voglio davvero.
Il secondo andrebbe letto: "Vorrei allontanarmi da tanti problemi che non mi riguardano, vorrei occuparmi di cose per cui valesse la pena sprecare energia, ma  non so bene cosa mi piacerebbe.
Ognuno di questi desideri in realtà si può tradurre con la domanda a se stessi: "Cosa voglio davvero?" Quindi il vero desiderio in tutti e due i casi è " lo scoprire cosa voglio".
E questo desiderio ci rivela che c'è squilibrio a livello del terzo, quarto e quinto chakra, che sono rispettivamente:
quello della soddisfazione di sé, dell'amore, e della comunicazione. Scopri  qui come riequilibrare questi chakra.

Mentre il desiderio di vincere la lotteria, spesso nasconde una profonda ed eccessiva preoccupazione, che assorbe tutta l'energia, perché lo stress e la paura della quotidianità e di come sbarcare il lunario sta prendendo il sopravvento  e andrebbe letto: "Vorrei liberarmi dalle mie paure più profonde."
Vuoi un buon modo per iniziare a farlo? andando a riequilibrare il primo e il secondo chakra.

Se poi fosse reale il desiderio di andare a coltivare le patate, che bisogno avresti di desiderare di vincere la lotteria? Ma no! Il fatto di aver bisogno di vincere la lotteria, nasconde sempre uno squilibrio nel primo e secondo chakra, ma con in più il senso di colpa, che richiede sempre un riscatto (retaggio di stampo religioso), che in questo caso sarebbe andare a coltivare le patate....
E comunque se fosse questo il vero desiderio, perché non realizzarlo subito? In fondo non occorre un gran patrimonio per mettere su un orticello!

E allora mettiamo un po' di attenzione quando formuliamo i nostri desideri!                        
Il mio maestro di meditazione ci metteva in guardia dai desideri, non perché sia scorretto il desiderare, ma diceva: "attenzione a quello che desiderate, perché potreste ottenerlo!"
Non vorrete ritrovarvi davvero in un'isola deserta in cerca di cibo, o con un mucchio di preoccupazioni finanziarie mentre coltivate le patate.....?!

Chi realizzando la propria missione nel mondo è felice di condividere con gli altri il frutto del proprio lavoro ricco di scopo, di solito può anche concedersi dei lussi in più e questo spesso suscita invidia.            
Una volta ci veniva insegnata la povertà come valore, perché la ricchezza porta sempre guai, si diceva. E comunque chi si arricchisce deve essere sicuramente qualcuno che fa le cose sporche altrimenti non potrebbe avere tanti soldi.
Da un lato il benessere viene sempre associato alla ricchezza economica,  ma la ricchezza di per sé non può portare benessere in toto, perché come abbiamo visto non è un valore spirituale,  e allora a maggior ragione come può esserlo la povertà?
E se la povertà fosse davvero un tale valore  come mai tentiamo tutti di non caderci mai? E perchè allora si dovrebbe sempre aiutare i poveri? Forse per sentirsi superiori a loro? Sembra che ci sia poca chiarezza in questi cosi-detti valori.
Dovremmo renderci conto che sia la ricchezza che la povertà di per sé sono semplicemente condizioni umane, che possono diventare valori spirituali solo quando, in piena consapevolezza li si adopera come mezzi evolutivi.

Invece ci hanno fatto credere che ricchezza e povertà fossero dei valori di per sé. In un caso demonizzandoti o illudendoti sulla tua superiorità e nell'altro, a volte, strumentalizzando questa scomoda condizione o facendoti sentire vittima di un destino crudele.
Ma in ogni caso, in proposito, ci siamo finora  trascinati  una certa dose di incertezza o di senso di colpa, perché tutto ciò che ci hanno insegnato non ci ha mai fatto capire  bene a cosa puntare.
Così che  queste due condizioni hanno da sempre creato antagonismo e  sono anche state  motivo di  gravi conflitti interiori.

Ci si basa su questi presunti valori  per convincere le masse che c'è la crisi.
Di questi tempi quello della povertà, che ti dice che bisogna adattarsi, che bisogna stringere la cinghia.... così magari mentre ti sacrifichi ti avvicini di più a Dio è quello più frequentato, anche se in pratica ti ci senti ingabbiato!
E così  si crea la paura e  il disorientamento nella mente delle persone.

Secondo la logica corrente fare sacrifici e smettere di spendere denaro dovrebbe risollevare la situazione o quantomeno portarci a soccombere il più tardi possibile.

Ma la soluzione per il cambiamento non sta né dalla parte della ricchezza né dalla parte della povertà, la soluzione è trovare il proprio centro e vibrare su frequenze diverse da quelle della paura, è staccarsi da certi luoghi comuni, è fare ciò che serve alla nostra "evoluzione spirituale", è seguire la nostra guida interiore, che mai è disgiunta da quello che è la nostra missione nel mondo.

Puoi star certo che se avrai raggiunto un buon equilibrio e con esso una buona comunicazione con te stesso avrai scoperto come allineare la mente al cuore, in modo che i tuoi desideri siano quelli reali, cioè epurati da complicazioni, panegirici o altre mistificazioni.

Questi sono valori veramente impagabili!
E il benessere economico? ...Se sarà importante per la tua evoluzione arriverà,  in proporzione ai progetti che vorrai realizzare!

Dedicato alla tua rivitalizzazione.