lunedì 13 gennaio 2014

Sulla coerenza



Se coerenza significasse davvero solo restare fermi sulle proprie posizioni, allora si dovrebbe dire che l'acqua è assolutamente incoerente.

Non esiste infatti elemento più versatile dell'acqua che può assumere mille forme e trasformarsi addirittura in elementi differenti quali il vapore o il ghiaccio. Come mai malgrado ciò si parla della sua coerenza?                                                                        
Si è sempre parlato di coerenza, ma in realtà cosa sia davvero e a che cosa serva  ci è stato spiegato in modo sommario, tanto che si pensa comunemente che essere coerenti significhi restare sempre e comunque  fedeli alle proprie idee o alle cose pensate o fatte nel passato e quindi in teoria si pensa che dove c'è coerenza non ci sia spazio per il cambiamento. Di conseguenza la coerenza non sarebbe di nessun aiuto per i cambiamenti nella nostra vita. Tanto che sentite come ne parlano alcuni pensatori anche autorevoli
  • La coerenza è un fardello scomodo lasciato agli sciocchi. (Gianni Monduzzi) 
  • La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione (Oscar Wilde)
  • Una stupida coerenza è l'ossessione di piccole menti, adorata da piccoli uomini politici e filosofi e teologi. Con la coerenza una grande anima non ha, semplicemente, nulla a che fare. Tanto varrebbe che si occupasse della sua ombra sul muro. Dite quello che pensate ora con parole dure, e dite domani quello che il domani penserà con parole altrettanto dure, per quanto ciò possa essere in contraddizione con qualunque cosa abbiate detto oggi. (Ralph Waldo Emerson)

A mio modesto parere invece la coerenza appartiene a quelle virtù dell'animo umano,  che nello scoprire qualcosa di reale dentro di noi, ci fa dire ciò che pensiamo e mettere in pratica quel qualcosa in modo univoco.
Quindi mi permetto di dissentire, io trovo che essere coerenti non significhi affatto, come molti credono e tra questi anche  persone autorevoli, come appare dagli enunciati qui sopra, dire o fare le stesse cose per tutta la nostra esistenza.
Trovo che questo sia un bell'equivoco, perché quello di cui parlano questi uomini autorevoli più che di coerenza direi si tratta di "resistenza nelle credenze" o come spiego più sotto di  "ristagni" o "eccessi di coerenza."

In fisica quantistica si spiegano ad esempio i "domini di coerenza dell'acqua" con la natura ordinata di molecole (cluster) che viaggiano all'unisono esattamente come farebbe un corpo di ballo, che all'unisono danza accompagnato da una base musicale.
Nessuno va più veloce o più lento e questo alla nostra visione dà il senso dell'armonia e della compattezza.
Ciò non toglie che la musica ballata possa, o meglio debba cambiare. Quando si cambia musica cioè la frequenza d'informazione si cambia ritmo si cambiano le figure, ma il corpo di ballo resta coerente dando ancora il senso dell'armonia dell'equilibrio e della compattezza.
Immaginatevi il fiume che in alcuni tratti scorre tranquillo, poi improvvisamente incontra dei dislivelli e si trasforma in cascata; è l'acqua che si adatta  alle infinite forme del fiume...

L'acqua dunque è l'elemento coerente per eccellenza e non è forse l'elemento che meglio si adatta ad ogni forma? e quindi altamente trasformabile? Certo è un elemento particolare ed ha tutta  una sua logica, ma  il nostro corpo non è composto per lo più da acqua? Forse la sua  coerenza consiste nell'essere stabile non nella sua forma, ma nella sua capacità di essere informata.
Non chiamerei coerente chi nella vita non cambia mai opinione o si attiene sempre agli stessi dogmi,  e quelli rispetterà tutta la vita con il pretesto della coerenza. Non vorrei neanche comunque dare a costui un' etichetta, sebbene potrei individuarlo come una persona sottomessa e priva di libertà.

Tanto che anche in medicina cinese le condizioni che fanno assumere questo tipo di comportamento vengono definite " ristagni energetici". E dove c'è ristagno c'è anche mancanza di equilibrio.
In fisica quantistica quegli stessi ristagni  vengono definiti "eccessi di coerenza" dove l'acqua diventa viscosa.

In un caso simile, cioè in un "eccesso di coerenza" il nostro corpo di ballo ballerebbe sempre e soltanto lo stesso balletto. 
Prendendo sempre ad esempio l'acqua, possiamo affermare che questa quando è cristallizzata in ghiaccio cambia la sua struttura e perde momentaneamente la sua proprietà di adattarsi ad altre forme. Ma qui si possono vedere anche cose meravigliose 

Trattasi di "coerenza" quindi, secondo la mia opinione, quando le nostre azioni  si muovono in sincrono con  i pensieri e con le intuizioni, convinzioni, conoscenze del momento, cioè con l'energia che li sostiene e la frequenza che li regola. Ed è questa una condizione auspicabile ed una grande proprietà che ci appartiene visto che il nostro corpo è formato per lo più da acqua.

E' solo importante fare sempre attenzione a non farla degenerare quell'acqua in "eccesso di coerenza" cioè non permettere che diventi mai eccessivamente densa o viscosa, credo sia questo "lo scomodo fardello" di cui parlava  l'autore più sopra.

Se sarai capace di mantene l'acqua del tuo corpo abbastanza fluida potrai mantenere la coerenza anche ad altri livelli e ciò ti  permetterà  di informare l'acqua del tuo corpo con i tuoi nuovi pensieri, e di uniformarli alle tue nuove azioni, senza mai dover frenare le tue intuizioni e la tua creatività o impedirti di progredire e di ampliare il repertorio delle tue conoscenze o abilità.

Quello che conta davvero è che ogni cosa che apprendi e scopri nel corso della vita e che va a ampliare
il tuo bagaglio  passi attraverso il cuore e in quel processo alchemico chiamato amore venga trasmessa alla ragione che la trasformerà in azioni coerenti con ciò che hai compreso,  pensato, immaginato, creato. Anche se tutto ciò  sarà diverso da tutto quello che facevi fino a ieri.
Quando l'intuizione si trasforma in pensiero e passa attraverso la ragione del cuore, che armoniosamente la trasforma in azione concreta, questa io chiamo "coerenza".

Dedicato alla tua rivitalizzazione