
Margherita
Da una parte la scienza ci dice che le nostre cellule si rinnovano completamente ogni sette anni.
Dall'altra assistiamo costantemente alla degenerazione del nostro corpo, come se questa rigenerazione non fosse assolutamente vera.
O la scienza ci dice il falso o c'è qualche altro fattore di cui non teniamo conto che interviene a far si che questa rigenerazione sia poi di fatto inutile.
Ebbene ci sono studi avvalorati da eminenti studiosi che il nostro corpo è fatto per durare molto più a lungo di un solo secolo, grosso modo nell'ordine dei 400 anni.
Prendendo le cose dal punto di vista scientifico non ho dubbi che la rigenerazione cellulare avvenga, ma se si guarda la cosa dal punto di vista energetico sappiamo che quello che frena o blocca i risultati di questo processo sono le frequenze sulle quali vibriamo, che sono collegate ai nostri pensieri e di conseguenza alle nostre azioni che a loro volta producono dei risultati ben precisi in termini di rigenerazione cellulare come dicevo in un mio precedente post.
In poche parole la nostra salute e la lunghezza della nostra vita sono il risultato dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Ce lo conferma Lumira la potente sciamana Russa che con il suo recentissimo libro "Rigenera le tue cellule" ci indica la via per favorirne il processo.
Siamo stati condizionati da centinaia di anni a credere che la nostra vita abbia la durata di soli 70/80 anni o al massimo, in casi eccezionali, di qualche decennio in più.
Ma questo è un vero e proprio condizionamento mentale, che ci induce a quei comportamenti per cui una tale convinzione non fa altro che diventare auto-realizzante.
Infatti si va in pensione a sessanta massimo sessantacinque anni, e questo a volte è causa di scontento perché la gente è scontenta già da molto prima del lavoro che fa e non vede l'ora di andarci, in pensione!
Salvo il fatto che appena raggiunto lo scopo si dà per scontato che la vita sia in declino e questo induce ad un comportamento, per la maggior parte dei casi, di rassegnazione e di attesa della morte anche se a parole neghiamo di volerla.
Se avessimo la certezza che la durata minima del nostro corpo è quella di qualche centinaia di anni, a sessanta ci considereremmo già dei vecchi? Le nostre aspettative di vita sarebbero o no diverse?
Non considereremmo il fatto di avere ancora un sacco di cose da fare, da imparare, da scoprire?
Si è vero viviamo in un epoca in cui l'inquinamento, lo stress, la crisi, ci allontanano da pensieri di soddisfazione personale; ma meno la nostra vita sarà soddisfacente, più questi pensieri prenderanno il sopravvento, prima sul nostro umore poi sul nostro stato di salute; è un cane che si morde la coda.
Ci lasciamo condizionare dalla società e da quello che si pensa comunemente vero.
Siamo una società che vede lo stato, la classe medica, o la religione, come coloro che ci danno sostegno, protezione, approvazione. A loro diamo il diritto/dovere di dirci quando, cosa e come dobbiamo agire per il nostro benessere, per la nostra salute, per la nostra salvezza.
Cosa sono tutti quegli acciacchi che avvertiamo come sintomi della vecchiaia che avanza? Si dice comunemente: "è l'età".
Ma non ci accorgiamo che viviamo in un costante stato di allarme e di paura? Per curarci dipendiamo da farmaci che ci avvelenano, alimentiamo i conflitti con lo Stato arrabbiandoci in solitaria davanti alla Tv, coltiviamo i sensi di colpa, retaggio di insegnamenti dogmatici.
Queste sono le frequenze che emaniamo, questo è il nutrimento quotidiano delle nostre cellule, il risultato dei nostri pensieri e delle nostre azioni.
So bene che in alcuni di voi tutto ciò provocherà un senso di ribellione, ma a che pro?
Probabilmente per difendere ciò che la maggior parte di noi ha sempre creduto, anche se questo va contro i nostri desideri ed è altamente castrante.
Eppure ho sentito dire ad una persona poco più che cinquantenne, che non ricominciava a studiare il pianoforte "perché tanto oramai......."
E' il nostro ego che risponde in questo modo, è la difficoltà a prendere su di sé delle responsabilità che pensiamo non ci competano, o dei diritti che pensiamo di non meritare, anche se riguardano la nostra vita e la nostra salute.
Andiamo contro i nostri desideri e la nostra felicità e ci facciamo scudo con questi pretesti, perché queste credenze, sebbene false sono la nostra zona di confort.
Abbiamo la possibilità di scegliere, perché oggi siamo davvero a cavallo tra due epoche: l'una segue gli antichi schemi e paradigmi di sempre, l'altra, in una condizione di potere personale, ogni giorno ci offre la conquista di nuovi valori, che aggiungono significato alla nostra vita.
E' questo il primo passo per dar modo alla naturale rigenerazione delle nostre cellule di attuarsi, senza l'intervento di fattori contrastanti.
Se anche tu avverti in quanto esposto, uno stimolo, o senti che questi pensieri risuonano anche minimamente con qualcosa dentro di te, o addirittura sei già propenso ad accelerare questo processo, ma ti manca solo un po' più di coraggio, ti conforti il fatto che altri stanno già sperimentando questo fantastico cambiamento.
Dedicato alla tua rivitalizzazione
Margherita c'è proprio bisogno di coraggio. Anche io sento sete di quella Luce che manca al mondo ma che molti stanno coltivando. C'è bisogno di sconfiggere le paure per fare un salto di qualità.
RispondiEliminagrazie davvero
Per chi come te Lauretta è pronto ad accogliere questo messaggio, il coraggio (agire con il cuore) ben presto lo riscopre dentro di .
EliminaL'ho letto e sembra scritto per me. Devo accogliere le mie paure e piano piano farle sparire facendo altro, come suggerisci tu. Non so se ho tanto coraggio, non so se sono pronta al cambiamento...anche se molte cose sono cambiate in me perchè ci ho creduto. Ci vuole fede forse? Non solo credo che io debba avere fiducia in me stessa. Coraggio Piera, ce la farai!!!!!
RispondiEliminaCiao Marghe, grazie di tutto!!! Piera
Che bello Piera sono contenta che questo post ti risuoni!
RispondiEliminaEh si per avere fiducia bisogna conoscere sé stessi e per questo ci vuole molto CORAGGIO perché non sempre ci piace quello che scopriamo di noi, ma come dici se siamo pronti ad accogliere le paure allora tutto cambia. E ci sono segnali inequivocabili che il coraggio si sta manifestando in te... e lo sai Il bello di questo cambiamento qual è? Che quando si comincia non si vuole mai tornare indietro; è per questa legge che le paure scompaiono sempre di più e il coraggio aumenta ad ogni passo!
Tutto questo mi piace il ragionare e scegliere con la mente senza condizionarsi dal fattore età o altri pensieri che tutti conosciamo...
RispondiEliminaIo ci credo e spero di fare una buona conoscenza di me stesso per affrontare le paure ma soprattutto perche conoscendomi posso cambiare in meglio per il mio benessere e quindi anche per gli altri, grazie Margherita per questi preziosi suggerimenti.
Grazie a te Harry per definirli preziosi ed apprezzarli!
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