GUARIGIONE o guarigione?
C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con delle teorie o ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente.
Jiddi Krisnamurti da "Di fronte alla vita"
Quello che per tanto tempo ha afflitto l'uomo è la malattia fisica o psichica
che fosse.
Crediamo che la malattia sia qualcosa che ci accade, come fosse una
maledizione o comunque una sfortuna, pensiamo che finora ce la siamo cavata
perchè ai vari controlli tutto è andato bene.
E già viviamo con angoscia, la
malattia di un amico, di un parente o conoscente, pensando che questa volta è
toccata a lui, ma che prima o poi potrebbe toccare a me. "Quello di morire tanto
è il nostro destino e prima o poi tocca a tutti di ammalarsi di qualcosa e
quindi di soccombere" questo è ciò che comunemente si pensa, ma la qualità della vita che viviamo farà la differenza, vivere una buona vita, è decisamnte diverso dal sopravvivere.
Tutto questo perchè ci siamo abituati a credere di non
avere nessuna responsabilità nei confronti delle malattie che ci "accadono"
Nella mia esperienza di operatrice olistica ho cercato sempre di portare, chi si
approccia alle mie cure, alla consapevolezza di come sia potuto arrivare alla
situazione che lo ha portato da me.
Nel mio intervento inizialmente mi prefiggo
il compito di dare alla persona un indirizzo, una guida con domande che man mano
imparerà a farsi da solo, sempre, quando abbia un qualsiasi disturbo: da quanto
tempo? cosa è successo in quel periodo? quali erano le emozioni che
caratterizzavano quel periodo? scopriremo così perchè è arrivato quel disturbo,
cosa abbiamo fatto consapevolmente o meno per giungere a questa
situazione.
Mentre seguendo la solita strada la prima cosa che ci interessa è
quella di voler far scomparire il sintomo o mandar via la malattia, la qual cosa
noi chiamiamo"guarigione". Non sappiamo che quello di voler guarire in
questo modo è la malattia stessa.
Nel caso della ricerca olistica la malattia
sarà la nostra guida alla ricerca di quel vuoto o di quella distonia primaria, causa dell'attuale sintomo.
La Guarigione infatti è qualcosa di molto più
profondo di quello di far scomparire o tenere a bada un sintomo.
L'inizio della Guarigione è quando ti si accende la lampadina che ti rivela qual è stata
l'origine vicina o lontana, di quella malattia o di quel sintomo.
E allora
qualcuno potrebbe obiettare: "Quindi se non si accende nessuna lampadana e non
so da che parte ha origine la mia malattia non potrò mai guarire" Ed io ti
rispondo che se vuoi entrare in una stanza buia, prima di tutto cercherai
l'interuttore per accendere la luce.
La mia guida primaria è quella di
insegnarti ad accendere la luce. Le lampadine di rado si accendono in
automatico, bisogna di solito fare qualcosa per accenderle.
Insomma cercherò in
ogni modo di far luce su quello che insieme potremo individuare come il
problema.
In realtà la malattia è parte della soluzione, quando ascoltiamo il suo messaggio, perchè ci sta guidando
alla comprensione che abbiamo trascurato troppo a lungo qualche parte di noi.
E
dico noi con la consapevolezza che se il problema è giunto al corpo, ad una più
attenta analisi potremo accorgergi che il problema parte da molto più lontano,
da qualche emozione che non abbiamo saputo gestire, o da qualche trauma del
passato che abbiamo rimosso e che ha scosso profondamente l'insieme del nostro
sistema.
Come quando si accende la spia della nostra macchina che ci segnala un
problema noi possiamo occuparcene oppure continuare a viaggiare senza
intervenire, pensando che come si è accesa la spia si spegnerà, cosi possiamo
fare lo stesso con il nostro corpo che ci segnala un problema con dei sintomi di
cui possiamo occuparci oppure ignorare.
E spesso con in nostro corpo, al contrario che con l'auto scegliamo la cosa meno saggia,
quella di far scomparire quei sintomi
La saggezza per la maggior parte di noi
non è mai stata qualcosa legata alla salute, dal momento che come fossimo delle
macchine il massimo che abbiamo fatto per noi è stato quello di ricorrere al
meccanico del caso, cioè il medico.
Ma mentre il meccanico che non sapesse fare
il suo lavoro si rivelerebbe subito perchè la macchina continuerebbe ad avere
problemi, per la nostra salute noi continuiamo ad affidarci al medico che di noi
non sa nulla, tantotomeno delle nostre emozioni e dei traumi del nostro passato. Ma lui ci da le medicine che faranno sparire i sintomi. Specie di questi tempi che non abbiamo neppure a volte il bene di
conoscerlo di persona il "nostro medico"
Continuando in questo modo per mesi o per anni, mettendo una pezza qua e là il nostro sistema immutitario si abbasserà e il nostro fegato si inquinerà sempre di più.
Facendoci le domande adeguate potremo risalire al periodo
in cui si verificò il primo sintomo, indagando ancora potremo sapere che in quel
periodo o qualche tempo prima è accaduto qualcosa di traumatico nella nostra
vita, di solito una perdita, un abbandono, una delusione, un conflitto e molto spesso una vita di frustrazione basata sul vittimismo.
E' così
che ebbe inizio il nostro calvario, dobbiamo capire che da quel momento ci siamo
sentite vittime di una situazione e cominciando a coltivare sentimenti di
rancore che "inevitabilmente" ne conseguono, a volte rivolti all'esterno a volte contro noi stessi, abbiamo coltivato anche il terreno
per ogni sorta di malattia.
Ho scritto "inevitabilemte" fra virgolette, perchè
questa è l'unica modalità di reazione che abbiamo conosciuto a quel
trauma/problema, ma non l'unico modo di agire in conseguenza a quell'evento.
Infatti quello che andrò a dirti ora è qualcosa che tutti dovrebbero sapere e coltivare nel prossimo futuro, le possibilità che sono sono tante e diverse.
Sono strumenti che ognuno di noi può acquisire con facilità, perchè sono già insite in noi e fanno parte di quelle pecularietà che ci distinguono dagli animali.
Una di queste è la nostra capacità di ridere!
Naturalemnte mi obietterete che non si può ridere a comando, specie se uno è triste o arrabbiato o sta soffrendo.
E invece si si può! Esistono corsi di yoga della risata, ma è anche una tecnica bioenergetica che si può imparare in breve tempo.
Per dire una cosa straordinaria, conosco casi di persone che sono addirittura guarite dal cancro guardando film da ridere, naturalmente non avranno fatto solo quello, ma la volontà di ridere e trovare il modo per farlo è la chiave, sempre in ogni caso, per uscire da quella convinzione di essere vittime di qualcuno, della vita, delle circostanze, di un destino crudele, mentre ridere fa alzare molto le nostre frequenze e può farci vedere le cose da un'altra prospettiva dove potremo accorgerci che gli unici carcerieri del nostro benessere, della nostra salute e della nostra felicità e libertà siamo noi stessi.
Assaporare, godersi la vita sarà la base per creare attimi eterni e attimo dopo attimo la nostra vita sarà eterna, anche se caratterizzata di tanto in tanto da brevi e intensi passaggi, che finora abbiamo chiamato morte, ma che potremo chiamare d'ora in poi, "trasformazione"
Dedicato alla tua trasformazione!
Per trattamenti consulti anche online, troveremo insieme la strada.....scrivere a:
marghebrus@gmail.com
Se lo desideri puoi andare ad un mio vecchio post con il link qui di seguito:
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